By Colm Boyd

16 novembre 2018 - 09:00

Blog, grammatica inglese e suo uso

Se hai bisogno di rinfrescare velocemente la grammatica inglese, facciamo un breve ripasso delle norme più importanti: le differenti parti del discorso, l'ordine delle parole, la coniugazione dei verbi, gli ausiliari, le negazioni e le domande.

Eccoci al primo post di una serie dedicata agli elementi chiave della grammatica inglese. Nei prossimi mesi approfondiremo alcune delle aree della grammatica inglese che tendono a creare confusione per chi è di madrelingua italiana. Oggi vediamo alcuni elementi di base.

Le parti del discorso

Mi ricordo che qualche anno fa, mentre stavo insegnando ad una classe di adolescenti, ho parlato ad un certo punto di un nome. Uno studente, un po’ silenzioso, mi ha interrotta e mi ha chiesto, alzando la mano: “Cos’è un nome?”. Il resto della classe ha iniziato a ridere ma io ho ammirato la sua onestà. Gli insegnanti spesso pensano che tutti siano a conoscenza delle definizioni di base della grammatica. Ma che cos’è un nome? E un avverbio? Prima di tutto gli studenti devono assicurarsi di conoscere la terminologia che distingue le parti fondamentali del discorso. Si tratta degli stessi elementi, in inglese e in italiano: 

Un nome è una parola che rappresenta un oggetto (ad esempio: una sedia) o un concetto (ad esempio: la felicità)

Un verbo è una parola che rappresenta un’azione (ad esempio: correre una maratona) o uno stato (ad esempio: avere un’auto)

Un aggettivo è una parola che descrive un nome (ad esempio: una casa grande)

Un avverbio è una parola che:

  • descrive un verbo (ad esempio: lui guida velocemente)
  • descrive un aggettivo (ad esempio: una casa veramente grande)
  • descrive un’intera frase o parte di essa (ad esempio: fortunatamente mi sono ricordato di telefonare a mia sorella)  

Qui puoi trovare maggiori informazioni sulle Parti del discorso.

L’ordine delle parole

Una volta comprese le definizioni degli elementi di base della lingua inglese possiamo iniziare a vedere come si combinano. Una delle più ovvie differenze tra l’inglese e l’italiano, rispetto all’ordine delle parole, è quello che riguarda gli aggettivi. In inglese l’aggettivo viene sempre messo prima del nome. Ad esempio:

  • Un uomo alto → a tall man (“tall” = aggettivo; “man” = nome)
  • Una riunione utile → a useful meeting (“useful” = aggettivo; “meeting” = nome)

Al di là degli aggettivi, la lingua inglese ha anche alcune regole stringenti, in merito all’ordine, rispetto all’uso dei verbi. Vediamo se riesci a individuare il classico errore presente in questa frase:

The rain stopped and appeared the sun.

Hai indovinato? Bisogna ricordarsi che in inglese il verbo è solitamente preceduto da un soggetto. Il soggetto è la persona, o la cosa, che “agisce” il verbo. Nella prima parte di questa frase il soggetto è “the rain”, la pioggia, e il verbo è “stopped”, dunque questa prima parte è corretta. Nella seconda parte della frase, invece, il soggetto è “the sun” e il verbo è “appeared” dunque l’ordine non è corretto... dovrebbe essere “… and the sun appeared”. Anche in italiano, così come in altre lingue quali, ad esempio, lo spagnolo, l’ordine più comune è quello soggetto+verbo (ad esempio: l’uomo arriva) ma in italiano vi è molta più flessibilità con questa regola (ad esempio: arriva l’uomo), cosa che può creare confusione quando chi è di madrelingua italiana parla in inglese.

 

Coniugazione dei verbi

Mentre alcuni aspetti dell’apprendimento della lingua inglese possono risultare complessi, le regole di base sui verbi sono piuttosto semplici. Come probabilmente avrai studiato più volte, la maggior parte dei pronomi personali, dei soggetti, usano la forma base del verbo. L’unica eccezione è costituita dalla terza persona singolare, he/she/it, che è seguita dalla lettera “–s” (o “–es” in alcuni casi). Dunque, ad esempio, il verbo work si coniuga come segue:

  • I work / You work / He works / She works / It works / We work / They work

Per formare il past simple la maggior parte dei verbi necessita semplicemente dell’aggiunta di “-ed”. Per continuare con l’esempio precedente:

  • Yesterday … I worked / You worked / He worked / eccetera.

Come probabilmente ricorderai da quanto studiato a scuola, ci sono però molti verbi in inglese che hanno forme irregolari al passato. Il verbo “go” ad esempio, che al passato diventa “went”. Come sapere quali verbi sono irregolari e quali no? Il modo più consueto per ricordarseli, sfortunatamente, è proprio quello di studiare la lunga lista di verbi irregolari, l’incubo degli studenti di tutto il mondo!

Qui puoi trovare più informazioni sui verbi in inglese.

Ausiliari (e modali) 

Con queste regole così semplici... come fanno gli anglofoni a parlare andando al di là del “simple present” e del “past perfect”? Ecco il ruolo degli ausiliari. Piccole parole che, usate in combinazione con i verbi, in qualche modo li modificano. Un esempio è l’ausiliare “will”. Quando usiamo questa parola con la forma base di un verbo esprimiamo il futuro. Ad esempio: 

  • (ausiliare) will + (verbo) rain → Maybe it will rain tomorrow. (Forse pioverà domani)

Alcuni ausiliari (chiamati modali) possono essere utilizzati per modificare non solo il tempo del verbo ma anche il significato. Ad esempio si utilizza il modale “can” per introdurre l’idea di un’abilità:

  • (ausiliare) can + (verbo) run → Sarah can run ten kilometres. (Sarah può correre dieci chilometri)

Allo stesso modo il modale “should” viene usato per introdurre l’idea di un suggerimento:

  • (ausiliare) should + (verbo) visit → You should visit Berlin in summer. It’s wonderful. (Dovresti visitare Berlino in estate. E’ bellissima).

Fai attenzione: i modali non si comportano come gli altri verbi. Non vengono coniugati e assumono significato solo quando usati insieme ad un altro verbo. Questo può risultare complesso per un madrelingua italiano perché molte traduzioni dei modali (potere, dovere, ecc) sono verbi a tutti gli effetti in italiano.

Qui puoi trovare un esercizio relativo ai verbi ausiliari.

Le frasi negative

Ok, non si può negare. L’inglese ha strutture semplici per la coniugazione dei verbi ma certo lo stesso non si può dire per le forme negative. Mi ricordo quando ho iniziato a studiare l’italiano e ho capito che qualsiasi frase può diventare negativa semplicemente inserendo il “non”. Che semplicità! La negazione, in inglese, si basa ancora una volta sugli ausiliari. Non è difficile in sé ma significa che devi usare l’ausiliare che corrisponde al tempo o all’idea che vuoi esprimere. Qui alcuni esempi.

  • (Present Simple) I work → I don’t work; He works → He doesn’t work

(Io lavoro → io non lavoro. Lui lavora → lui non lavora)

  • (Past Simple) Yesterday I worked → Yesterday I didn’t work

(Ieri ho lavorato → ieri non ho lavorato)

  • (Future Simple) It will rain → It won’t rain

(Pioverà → non pioverà)

  • (Recommendation) You should visit Berlin → You shouldn’t visit Berlin

(Dovresti visitare Berlino → non dovresti visitare Berlino). 

Domande

Mi sento ancora in dovere quasi di scusarmi per la mia lingua madre quando si parla delle domande. Fare una domanda in italiano è così semplice, spesso si usa semplicemente la frase affermativa ma con una diversa intonazione. Le cose sono un po’ più complicate in inglese e, ancora una volta, ci sono di mezzo gli ausiliari. Non è difficile nemmeno questo ma anche in questo caso l’ausiliare deve corrispondere al tempo corretto:

  • (Present Simple) Do you work here? (Lavori qui?)
  • (Past Simple) Did you work yesterday? (Hai lavorato ieri?)
  • (Future Simple) Will it rain tomorrow? (Pioverà domani?)
  • (Recommendation) Should I visit Berlin? (Dovrei visitare Berlino?)

Credo che tu abbia capito. Ora prova a porre una domanda nel mezzo di una conversazione veloce... Non è sempre così semplice!

Qui maggiori informazioni sulle domande e forme negative in inglese .

Non ti spaventare per tutte queste regole. Ricordati che l’obiettivo principale di ogni linguaggio è quello di comunicare e non devi per forza avere una grammatica perfetta al 100%. Ma con un po’ di pratica puoi andare lontano. Prova subito a fare questo esercizio individuando gli errori e correggendoli.

Test: Each phrase below has one grammatical error. Find it and correct it.

  1. Kate play tennis every Saturday.
  2. He can plays the piano.
  3. You went to the concert yesterday?
  4. I think it don’t rain tomorrow.
  5. Yesterday morning, John drank a cup of tea.
  6. It was an experience very interesting.
  7. Cars cause some problems but exist many alternatives.

(Answers)

  1. Kate plays tennis every Saturday.
  2. He can play the piano.
  3. Did you go to the concert yesterday?
  4. I think it won’t rain tomorrow. / I don’t think it will rain tomorrow.
  5. Yesterday morning, John drank a cup of tea.
  6. It was a very interesting experience.
  7. Cars cause some problems but many alternatives exist.